Tabacci và oltre il terzo polo: questa pare proprio la più interessante novità di questi ultimi giorni nello stagnante panorama politico.
L’On. Bruno Tabacci, assessore esterno della Giunta Pisapia del Comune di Milano, riesce in un sol colpo a sganciarsi dall’equivoco Casini, dal borbottante Pezzotta e a dare un segnale forte all’API, che con Rutelli non và da nessuna parte. Finalmente! era ora di abbandonare queste vetuste congerie e pensare con celerità a realizzare un nuovo “Baricentro della politica” che gli italiani da tanto aspettano per il rinnovamento del nostro paese e liberare la res pubblica dal castismo, lobbismo e carrierismo che hanno dissolto i partiti nazionali.
La mossa è essenziale ed è auspicabile che miri oltre il terzo polo. Sarebbe folle continuare con le manovre che gli attuali partiti stanno conducendo nei congressi, nelle primarie e finte assemblee; scaramucce per fare iscrizioni di giovani bisognosi e meno giovani speranzosi, per riposizionare e riciclare sotto mentite spoglie i soliti noti ( vedi il post: Mediazioni e Consensi), e’ il vezzo del solito mazzo di carte che gira.
Bene hanno fatto a chiamare Prodi per portare idee per Expo 2015, è il tempo di cercare suggerimenti alti per realizzare al meglio tutto quanto può creare crescita e generare sviluppo. Tutte le Amministrazioni locali dovrebbero imitarne l’esempio e provocare il concorso e la partecipazione della società civile, del mondo della cultura e delle professioni verso lo studio dei bisogni e lo sviluppo delle diverse realtà economiche.
Creare dei grandi serbatoi pensanti: di persone per bene, manager pubblici, imprenditori, tecnici delle diverse professioni, onesti artigiani, uomini politici, amministratori esperti, commercianti, docenti, magistrati e filosofi, a disposizione dei sindaci per andare oltre il quotidiano, verso nuovi programmi e progetti, per esaltare storia, economia, tradizioni, arte, cultura e generare nuove vie di lavoro e di crescita.
Un baricentro politico di uomini e donne, innamorate del proprio vissuto che rappresentano le vere identità locali, che vanno unite per generare il rinnovamento della politica e delle istituzioni, anche secondo principi di sussidiarietà che poi consentono alle istituzioni di perseguire l’interesse generale insieme con i cittadini singoli e associati, per creare, secondo il dettato costituzionale, quelle condizioni affinché ciascuno possa realizzare se stesso ed esaltare le proprie capacità rivolte al bene comune. Pensiamoci e cerchiamo di dare a uomini come l’amico Tabacci idee forti per realizzare il Baricentro della Politica Italiana, oltre il terzo polo.
Bene Tabacci! Ora, prorio per dare concretezza alle idee, di un segnale di discontinuità almeno all'interno del suo partito. Inizi ad attuare il progetto su piccole realtà territoriali, dove l'UDC governa. Non possiamo discutre all'infinito mentre gran parte della società è allo stremo. Altrimenti il vuoto dei partiti verrà colmato dal Movimento dei Forconi.
RispondiEliminaEnzo
L'inizitiva di sostenere Doria a Genova mi sembra che apra una direzione interessante che va in questa linea. Anche l'emersione di una discontinuità con Rutelli che persiste nell'errore di fare la solita bottega, mi sembra da approfondire e consolidare anche con opportuni suggerimenti di ulteriori personalità genovesi adeguate al progetto. Penso peraltro che andrebbe aperto quanto prima un tavolo per dare utili imput alla società civile ed ai partiti e per valutare assieme il percorso più idoneo per la rinascita di una buona politica a servizio del bene comune.
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