So
che molti amici vanno a votare alla primarie del PD, anche Prodi si è speso per
favorire una rifondazione, ma non sono credibili. Nessuno dei candidati ha
fatto chiarezza su un punto cruciale che a mio avviso resta dirimente per
ricostruire un partito democratico che ha vistosamente perso le elezioni
in Sardegna per la vetusta compagnia che le dirigenze locali hanno imposto al
povero agnello sacrificale Zedda. Il PD non riesce a cambiare il mazzo delle carte, le
mischia ma fa girare sempre le stesse. Con una legge elettorale indegna, come
si pretende di richiedere il voto a simpatizzanti e iscritti se non si fa
chiarezza sulle responsabilità della sinistra interna? Di chi è la
responsabilità del tracollo e della disaffezione? Si evita il confronto, si
emarginano i renziani si omologano i problemi. Non si può! O si fa
chiarezza o non si può richiedere il consenso. E’ inutile prefigurare
nuove rinascite e promesse amichevoli; il lupo perde il pelo ma non il vizio.
Fino ad allora votatevi pure, buon gazebo, buon Zingaretti, buon Gentiloni e
vedremo le novità.
Partecipare alla vita politica è un dovere civico, concorrere alla crescita del paese è un diritto sancito dalla Costituzione, testimoniare con l’esempio, il lavoro e la famiglia sono il modo giusto per contribuire al bene comune. Ciascuno, dal lato delle proprie competenti esperienze, con saggezza e senso di responsabilità può contribuire alla conoscenza, alla riscoperta e alla conquista dei valori etici, professionali, di giustizia,coesione e sviluppo che devono presiedere la società civile.