Partecipare alla vita politica è un dovere civico, concorrere alla crescita del paese è un diritto sancito dalla Costituzione, testimoniare con l’esempio, il lavoro e la famiglia sono il modo giusto per contribuire al bene comune. Ciascuno, dal lato delle proprie competenti esperienze, con saggezza e senso di responsabilità può contribuire alla conoscenza, alla riscoperta e alla conquista dei valori etici, professionali, di giustizia,coesione e sviluppo che devono presiedere la società civile.
martedì 5 giugno 2012
SOSTENERE IL GOVERNO MONTI
Insomma siamo arrivati al punto. Bisogna ricostruire una offerta politica credibile e di lunga prospettiva che riavvicini i cittadini alle istituzioni. I partiti tradizionali non riescono a rinnovarsi e inventano panzane per restare a galla, anziché esprimersi in maniera corretta e decisa sulle incompatibilità e rimborso elettorale. La grande astensione e la paura grillina non sono stati sufficienti. Pensano agli incarichi compensativi locali e alle liste civiche per riciclarsi gabbando gli ingenui reclutati quà e là. Casini inventa un bel giro per l’Italia per sentire la società civile. Ma non c’è tanto da sentire, quello che c’era da dire il cittadino lo ha fatto capire alla ultime elezioni amministrative. Ora si tratta di prendere atto che non si possono più riciclare i soliti noti e i vecchi professionisti delle caste sindacal-partitiche. Se si vuole veramente rifondare un partito bisogna espellere i gravami e coinvolgere la società civile chiamando persone di buona volontà e ”lavorare a una offerta politica nuova, costruita sul rigore, sull’etica, sulla moralità” come ha suggerito Bruno Tabacci. Su questo stesso Blog, al tempo della Rosa Bianca, avevo suggerito di richiedere agli aderenti, nella creazione libera dei Comitati, di predisporre una sorta di “curriculum-scheda” dal quale poter enucleare professionalità e disponibilità utili all’agire politico, finalizzati al bene comune. Oggi una simile iniziativa potrebbe essere realizzata da quei partiti che si vogliono veramente rifondare anche con il concorso della rete, in Presidi territoriali di formazione etico-politica e di sviluppo, che lo stesso Governo Monti potrebbe favorire, nell’ambito di un progetto istituzionale rivolto alla conoscenza e diffusione dell’Europa comunitaria, partendo dal Comune. Così come lo aveva sognato Sturzo, la vera base della vita civile, libero dalle ingerenze dello Stato, non ente burocratizzato con funzioni delegate, ma padrone e gestore delle proprie attività economiche, a cominciare dai servizi pubblici, autentica espressione di governo amministrativo locale. Il cittadino di qualunque età può partecipare per arricchire le conoscenze amministrative e politico-isitituzionali, apprezzare l’offerta politica dei diversi partiti, scegliere il proprio impegno e quindi decidere di offrire un servizio a favore della propria comunità in maniera consapevole. I partiti si debbono spogliare delle incrostazioni e degli orpelli amicali di sostentamento, azzerare gli incarichi e/o gettoni, comitati, commissioni a libro paga, e rinnovare ogni cosa democraticamente, in base al merito e alle professionalità.
Fa’ bene Bersani ad andare diritto e ignorare Fassina; andare a votare ad ottobre può essere conveniente per mantenere le attuali poltrone che nel PD si stanno ridistribuendo con le primarie e con le liste elettorali, ma chi dice che gli elettori premierebbero il mantenimento della casta, la sistemazione dei trombati e la sospensione del Governo Monti? Tanti anni fa nella vecchia DC un gruppo dei più anziani ed esperti, conoscitori del territorio e della realtà sociale ed economica, aveva il compito di monitorare il personale emergente nelle città per enucleare i più adatti agli incarichi e i condidati da proporre agli elettori nelle elezioni locali e nazionali. Anche se empirico il metodo diede dei risultati e forse provocò il sorgere di gruppi ispirati alla elaborazione del pensiero politico ancorato alla storia e all'identità sociale e culturale delle nuove autonomie; peccato che fu poi abbandonato per cedere il passo alla radicalizzazione delle correnti, alle lotte fra interessi e fazioni e, dopo innumerevoli tentativi, al disfacimento del partito. Tabacci vuole andare oltre il terzo Polo. Ha ragione ad essere deluso: prima Casini, poi la Rosa Bianca, ora l’API con Rutelli e i petali della margherita. Tutto secondo le previsioni; ora veramente non resta che ricominciare in fretta chiamando in causa la società civile e” lavorare a una offerta politica nuova, costruita sul rigore, sull’etica, sulla moralità”. Bisogna inoltre sostenere con convinzione il Governo Monti, tallonarlo con un rigido controllo democratico e difenderlo dall’azione deleteria e immorale di quelle fazioni politiche che si annidano in parlamento, nel sindacato e nella pubblica amministrazione a difesa della conservazione e degli interessi contrari alla giustizia e al nostro progresso civile.
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Mi perdoni l'ardire, sono ignorante in materia ed avrei due domande da porle:
RispondiElimina1 - lei sarebbe favorevole, dopo tutta questa filippica, alla candidatura del dinosauro Tabacci alla Presidenza della Regione Lombardia dopo 30 anni?
2 - Corrisponde al vero che l'alveare delle api sarà chiuso e il sempreverde Bruno cerca partito per maritarsi?
Avvisatelo che il suo bacino è uguale a quello di nonna papera e ... (unicam volta fregabund populus).
Grazie
Geltrude di Monza
In democrazia ciascuno è libero di esprimere il proprio convincimento e le proprie opinioni. Sono quindi autonome anche le decisioni dell’on. Tabacci che a nostro avviso merita stima e apprezzamento per l’onestà intellettuale e l’azione politica improntata al rigore e al rinnovamento.
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