mercoledì 12 dicembre 2012

CENTRO UGUALE EQUITA' RIGORE e SVILUPPO

E’ proprio vero quanto dice l'On. Tabacci, Berlusconi deve sollevare "la coppa  del disastro politico e morale del paese"!
E si capisce che abbia deciso di  ritornare alle urne per realizzare una presenza politica di mantenimento, proporzionale alle sue diverse  esigenze politiche, imprenditoriali e familiari.
Certo non riuscirà più a recuperare tutti quegli elettori che hanno dato fiducia e creduto alle promesse di rinnovameto liberale  lanciate con  Forza Italia dal 1994; l’effetto annuncio è finito e qualsiasi trucco mediatico non  farà altro che peggiorare il livello di consensi che da mesi si sta’ avvolgendo, per venire  giù irrimediabilmente come una valanga di neve. Il piccolo premio lo avrà forse il  Movimento  5 stelle a patto che il centro sinistra capisca che il suo possibile  successo sarà proporzionale al rinnovamento, al rigore nell’ammissione delle individualità provenienti dalla  società civile ed alla realizzazione di una terza gamba di centro costruita sulla roccia e non sulla sabbia.
Per vincere bisognerebbe armarsi di tanta umiltà e spirito di servizio per dare vita, nell’ambito del centrosinistra, ad una lista qualificata e cristallina della quale sia referente il Prof. Monti, come elemento di garanzia europea e internazionale, in linea di continuità con l’azione di rigore equità e rinnovamento delle istituzioni fin qui realizzata. Una  lista nella quale, se volessero potrebbero partecipare anche  i costituendi movimenti di Italia Futura, Verso la Terza Repubblica e Fermare il declino, purché riescano a discernere i notabili dai furbacchioni! Se Casini vuole essere della partita  e contribuire  ad irrobustire la gamba del centro con i suoi  residui voti, potrebbe essere ben accetto, ma riuscirà, oltre che a rievocare le sue primogeniture centriste, a riassettare i suoi  ranghi alle  nuove regole di ingresso?
Come è presumibile questa ipotesi non sarà gradita a Bersani ed ai suoi sinistri, ma se il Presidente Napolitano non anticipa la sua uscita, questa resta una prospettiva  da non sottovalutare.   Nel caso contrario sarà la coalizione vincente a decidere la sorte del Governo prima e della Presidenza della Repubblica poi.

3 commenti:

  1. al momento è forse l'unica evoluzione auspicabile.

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    1. Aspettiamo che si rassereni lo stato confusionale e che la casta si riposizioni nelle possibili soluzioni di recupero e poi speriamo che si cominci a ragionare!

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  2. vediamo gli sviluppi della crisi morale che ha investito la classe dirigente del paese; quanto alle prossime consultazioni elettorali, sto ancora aspettando di ascoltare da qualche parte un discorso serio e cioè un occhio della politica ai pesanti disagi che sta attraversando il ceto debole che cresce di numero giorno dopo giorno, a causa della mancanza di lavoro, di interventi mirati allo sviluppo e di seri provvedimenti che tendano ad alleggerire chi lavora del pesante carico fiscale e contributivo.
    Ho anche l' impressione che leader politici, che dovrebbero aver studiato economia, abbiano dimenticato che la leva fiscale ha risultati a breve e alla distanza comprime le entrate pubbliche a causa della chiusura di imprese e mancanza di gettito dal conseguente lavoro autonomo e dipendente.
    Forse hanno dimenticato (o non lo conoscono?) anche il principio di Keynes, per cui in momenti di rischio recessivo necessita una leva del pubblico sul privato; in altre parole non mi pare che abbia senso sulle opportunità di crescita il mancato trasferimento delle risorse economiche pesantemente sottratte dalle tasche dei lavoratori (autonomi, imprenditori o dipendenti, che dir si voglia).

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