Crediamo di interpretare il sentimento dei nostri attenti lettori nel ringraziare il Presidente Napolitano per l’abnegazione, la sensibilità, la comprensione, l’alto senso del servizio per la Repubblica e l’atto di amore riservato al nostro Paese con l’accettazione del reincarico (vedi link).
Accogliendo la richiesta delle diverse parti politiche (PD,PDL, Lega, Prof.Monti per Scelta Civica e i Presidenti delle regioni) il Presidente Napolitano ha tolto gli italiani da un incubo. Tale era diventato lo spettacolo indecoroso offerto dai partiti di questo paese e dai grandi elettori riuniti in seduta comune per eleggere il 12° Presidente della Repubblica. Uno spettacolo che oltre alla risonanza che i media nazionali hanno ampiamente raccontato nell’ultima settimana, non merita alcun ulteriore commento, anche se dovremo aspettarci le attenzioni che ci saranno riservate dalla stampa estera.
Ci sia consentito esprimere solo qualche auspicio e alcune indicazioni. Siamo certi che le motivazioni e le sensibilità espresse nell’ultimo post, nel quale si prefigurava l’avvento di una donna al Quirinale, possano essere recepite dal Presidente Napolitano e da tutte le forze politiche e in particolare da quelle che saranno chiamate a dare vita al futuro Governo. Il nuovo Governo di scopo al quale si dedicherà il Presidente sarà incentrato certamente sulla soluzione delle note priorità sociali e istituzionali che gli italiani attendono, che non stiamo ora a riprendere perché ben tracciate sia nell’Agenda Monti che nei documenti dei saggi richiamati dallo stesso Napolitano. Ci permettiamo soltanto di segnalare tre emergenze che potrebbero rientrare fra gli obiettivi prioritari del futuro Esecutivo:
Riforma della pubblica amministrazione; Piani organici di opere e interventi nazionali ed europei per il definitivo riequilibro infrastrutturale e lo sviluppo socio-economico del Mezzogiorno; Finanziamenti adeguati per la scuola e la ricerca scientifica (vedi link).
Partecipare alla vita politica è un dovere civico, concorrere alla crescita del paese è un diritto sancito dalla Costituzione, testimoniare con l’esempio, il lavoro e la famiglia sono il modo giusto per contribuire al bene comune. Ciascuno, dal lato delle proprie competenti esperienze, con saggezza e senso di responsabilità può contribuire alla conoscenza, alla riscoperta e alla conquista dei valori etici, professionali, di giustizia,coesione e sviluppo che devono presiedere la società civile.
"nella più grande confusione e desolazione c'è sempre qualcosa che risolleva: in questo caso il nostro grande presidente"
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