Tre settimane fa, al momento della costituzione del Governo Letta, avevo in animo di scrivere un pezzo dal titolo “RIMBOCCARSI LE MANICHE”, perché sembrava il giusto monito e auspicio per il battesimo del giovane Governo del Presidente.
Purtroppo le stravaganze del Movimento 5 stelle, le manifestazioni di piazza degli alleati di Governo, in dispregio alla stessa collaborazione avviata ed a un sereno evolversi delle attività giudiziarie, nonché le deludenti novità del riassetto di vertice in casa PD, hanno frenato e deluso la solita attenzione, distratta dall’assordante cassa di risonanza che la stampa e le televisioni hanno voluto propinare a questo povero Paese. Se non ci fossero gli intelligenti graffi di Crozza e le puntate di Montalbano, lo share rischierebbe di sfinire sugli stereotipi di Ballarò, sulle belle statuine di Vespa e sui deformanti insulsi di Servizio Pubblico. L’unico segnale unitivo, molto significativo, è venuto proprio dal giovane Presidente Enrico Letta. Il ritiro dei Ministri inventato in un appartato e quieto luogo di meditazione, sono frutto di una solida cultura cattolica illuminata e denota una espressione di umiltà, estranea a gran parte del mondo politico, per la ricerca e la crescita dell’amicizia e per l’incontro della verità: “quale principio di valutazione nelle scelte, di guida nelle azioni quotidiane, che diventa principio di vita”. http://bit.ly/111j1Vy
Tuttavia fra cotanto senno come non annotare i vetusti ripristini delle relazioni industriali prepotentemente arruolate per traghettare il disfatto Partito Democratico? L’aggressione sindacalese, il nuovo che avavnza, da tempo in agguato era nell’aria e per dirla con Bersani: Oh ragazzi, mica possiam mandare in garage la macchinetta dei pensionati? E per la FIOM cosa si fà! Mica possiam lasciare in piazza Grillo, la rete e le trasmissioni facendo finta di parlare di LAVORO, e se no Vendola che fa, chi li tiene Ingroia e Di Pietro; c’è sempre un cantiere aperto per Rodotà. Ma stiamo attenti, qualcuno si ha messo il vino in fresco! E poi, dopo la illuminante intervista dell’amico Parisi al Corriere della Sera, che a trovato la prova, dall’alto della sua saggezza politica, che il PD è una menzogna, la prevista implosione sarà inevitabile. Ma nonostante tutto, al di la dei gradimenti di Renzi per Chiamparino, il tentativo di Barca di sparigliare le caste rimane sempre un esercizio utile, non foss’altro che per prevenire questo delirio massimalista che si contorce fra interessi apparentemente convergenti peraltro assolutamente inutili a questo nostro paese, che dovrebbe in questo momento mobilitarsi non per guidare i giovani alla piazza ma verso una nuova creatività.http://bit.ly/13yrMCe In questo senso l’auspicio per il Governo era di rimboccarsi le maniche per ibernare e disboscare la burocrazia, attuare urgenti politiche a favore della scuola, della ricerca, dei più deboli, dei senza lavoro, delle aziende in difficoltà, esaminando costruttivamente le cause del loro declino, a cominciare dai gangli perversi del sistema bancario e delle autonomie locali, delle concentrazioni monopolistiche nazionali e sovranazionali dominanti, in tutte le medie città italiane
Partecipare alla vita politica è un dovere civico, concorrere alla crescita del paese è un diritto sancito dalla Costituzione, testimoniare con l’esempio, il lavoro e la famiglia sono il modo giusto per contribuire al bene comune. Ciascuno, dal lato delle proprie competenti esperienze, con saggezza e senso di responsabilità può contribuire alla conoscenza, alla riscoperta e alla conquista dei valori etici, professionali, di giustizia,coesione e sviluppo che devono presiedere la società civile.
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