Nel segno dell’uomo, della sua felicità e della politica che arricchisce se pone al centro il servizio e la donazione verso gli atri, ieri sera ha mosso i primi passi l’Osservatorio di Alta Politica, Buona Amministrazione e Sviluppo, annunciato da tempo in questo blog ed offerto al Governo ed ai partiti. Durante i lavori, con la “messa al bando dell’individualismo asociale e amorale, che infetta spesso il comportamento di settori o frammenti della società”, ben noto e caratterizzato anche nella nostra isola, sono state discusse e messe a punto le peculiarità e gli obiettivi di questo nuovo luogo di incontro culturale e formativo rivolto ai cittadini che desiderano partecipare alla vita del proprio paese per contribuire alle scelte necessarie a favorirne lo sviluppo. Nasce una palestra di informazione e studio per far crescere nei cittadini, uomini, donne e soprattutto nelle nuove generazioni, la cultura dei valori etici e del bene comune per partecipare ad una azione politica basata sui principi di libertà, solidarietà, democrazia, laicità e giustizia, rispetto del creato e salvaguardia della dignità umana, della vita, della famiglia. Affinché, secondo il pensiero di Papa Francesco: “ognuno di noi possa recuperare sempre più concretamente la propria identità personale come cittadino convocato, dal latino citatorium, il chiamato al bene comune”; non come soggetto preso individualmente, ma in quanto persone convocate a creare un’unione, un ordinamento armonico, finalizzato al bene comune”.
Dai vari interventi è emersa la piena condivisione circa la precarietà della situazione giovanile, l’attenta valutazione della diffusa caduta dei valori morali nei corpi sociali, la distanza delle istituzioni, lo scadimento dell’apparato burocratico, la definitiva inaffidabilità delle forze politiche e sindacali e quindi l’esigenza di avviare una cultura del controllo politico per mettere l’uomo al centro e quindi la politica al servizio dell’uomo “per formare comunità, in cui ciascuno ha un compito, un ufficio, un obbligo, un darsi, un impegnarsi un dedicarsi agli altri”,.
L’Osservatorio si pone in ambito regionale accanto ad ogni espressione locale territoriale e nasce come laboratorio di attenzione per le funzioni dell’amministrazione pubblica, in cui si pratica a favore dei giovani e dei meno giovani l’informazione e la formazione diffusa, soprattutto per esaminare la realtà locale e di area vasta esistente al fine di progettarne lo sviluppo e l’eventuale cambiamento per istituzionalizzare il controllo e la vigilanza sociale di programmi, azioni e risultati politici dettato dalla Costituzione. Viene previsto un Segretariato Internazionale che rivolge la propria attenzione alle differenti tematiche comunitarie e di cooperazione, per tutte le connessioni strategiche riferite alle relazioni ed ai programmi della comunità Europea e dei paesi terzi del mondo.
Le attività culturali e formative dell’Osservatorio, si snodano attraverso i seguenti indirizzi, ai quali corrispondono altrettanti moduli:
1) Educazione, vita e costruzione della persona: “dei valori”
2) Politico sociale e del bene comune: “dell’etica”
3) Amministrazione ed Economia: “delle responsabilità”
4) Lettura del territorio e delle risorse: “dello sviluppo”.
5) Verifica e Controllo sociale ex ante ed ex post della pianificazione e programmazione: “dell’azione politica”.
I processi di informazione e formazione sono affidati a tutte quelle professionalità (insegnati, liberi professionisti, docenti, scienziati, teologi, tecnici, imprenditori e artigiani) presenti nel nostro tessuto sociale che condividendo lo spirito delle diverse iniziative culturali, politiche e sociali, liberamente o per chiamata, aderiscono all’Osservatorio per offrire il loro portato di conoscenze, esperienze e professionalità.
I fondatori presenti all’incontro, invitano i lettori e gli amici che condividono questa proposta ed intendono partecipare e/o dare il loro contributo, a manifestare il proprio interesse compilando il modulo nella barra destra (Aderisci all'Osservatorio).
Si tratta di un'idea per una politica nuova e partecipata e di un impegno civile diffuso e disinteressato, nella convinzione di offrire un gesto di amore al nostro Paese. Usciamo dal ridotto dei nostri studi, laboratori, fabbriche, aule e botteghe, facciamoci piccoli e aiutiamo i nostri giovani, come ha detto Papa Francesco:” a combattere la pigrizia e scommettere sull’ideale di fare un mondo di bontà, bellezza e verità” (Incontro giovani di Bobbio 2013).
Tutto ciò nell’intento di affermare uno stile e di richiamare l’attenzione popolare e sollecitare una presenza critica di quanti vogliono mettere la loro intelligenza al servizio dei problemi veri del Paese.
Partecipare alla vita politica è un dovere civico, concorrere alla crescita del paese è un diritto sancito dalla Costituzione, testimoniare con l’esempio, il lavoro e la famiglia sono il modo giusto per contribuire al bene comune. Ciascuno, dal lato delle proprie competenti esperienze, con saggezza e senso di responsabilità può contribuire alla conoscenza, alla riscoperta e alla conquista dei valori etici, professionali, di giustizia,coesione e sviluppo che devono presiedere la società civile.
A causa di sopravvenuti impegni comunicati da molti amici convocati, la riunione prevista per il giorno 19 presso la Biblioteca delle Missioni viene rinviata a data da definire.
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