mercoledì 4 dicembre 2013

MANOVRINA DI AGGIUSTAMENTO

Infantile; questo il tratto personale del più gettonato probabile Segretario del PD che l’otto di dicembre è destinato a furoreggiare fra gli iscritti del primo partito italiano. Di certo l’epiteto non sarà sfuggito  all’attenzione della stampa estera come considerazione che il Capo del  Governo Italiano ha del probabile  nuovo responsabile del partito a cui egli stesso appartiene; ne terrà in debito conto quando il nuovo PD metterà le ali all’azione di governo e nel semestre di presidenza europea!
Nelle sezioni del PD disseminate per l’Italia, all’indomani delle  defatiganti lotte per arginare la rottamazione, conservare le caste  con qualche innesto di giovani parentele o  amichevoli clientele, i massimalisti  e i sindacalisti che residuano dalle segreterie Fassino, Veltroni , Bersani ed Epifani, andranno su tutte le furie per digerire supinamente il cambiamento! Messo a posto il mazzo di carte, emarginato il pericolo di fare politica preteso da Fabrizio Barca, ricomincerà la solfa di sempre o come ha detto Civati, si aprirà la “rimessa”; in fin dei conti non è la politica che serve ma la gestione del potere.  E poi  quelli che andranno ai banchetti  delle primarie mica lo sanno se devono eleggere il Segretario del partito o un competitor di Palazzo Chigi, è come un gioco dell’oca che dura fino al day after; finché una parte più avveduta del popolo italiano eserciterà il voto considerando l’attività politica un servizio fiduciario da offrire allo stato ed ai cittadini  e non un teatrino costosissimo di slogan per allocchi  plaudenti,  illusi di difendere i propri bisogni e il bene della Nazione. 
Mettersi al servizio del bene comune non vuol dire sistemazione personale nè carriera politica; o forse i due maggiori partiti che hanno sostenuto il Governo Letta hanno fatto in modo, in questo tratto di legislatura, da sistemare il mazzo delle carte e le caste per il prossimo futuro?
Angelino Alfano è stato bravo, con la stessa semplicità con cui aveva licenziato il Prof. Monti ed il suo governo, con lo zampino del Cavaliere ha  inventato una furbata  per non disperdere un solo adepto del PDL popolo di  centrodestra. Proprio su imitazione di quella ben dosata e ripartita di centrosinistra, finalizzate entrambe alla sopravvivenza della casta nella più stretta continuità. Siamo sicuri però che al numero dei vecchi eletti corrisponderanno i voti a suo tempo acquistati?  
Ora per fortuna il quadro” cambia”, ci pensano Renzi, Cuperlo e Civati a fare i distinguo. Le belle statuine nel lungo giro elettorale  spronano  il Governo, fanno proclami (Lavoro, Riforme, Europa) e cercano di distrarre la società civile dai grovigli di una manovra di stabilità  strabordata e ingolfata di burocrazia ed a stretta vigilanza comunitaria,  che il cittadino comune non comprende nè condivide. Nel frattempo la compagine sotto stretta vigilanza del Colle profila un rimpasto e rilancia un nuovissimo coraggiosissimo programma di legislatura che dia sicurezza al mantenimento del Governo per il tempo necessario agli impegni europei, un'altra virata di stabilità! Sembra una storiella napoletana, scritta nella più salda continuità, pronta alle invettive sindacali e allo scrosciar dei media, dove gli apparati, sfregandosi le mani, compilano gli elenchi per le prossime fatiche elettorali amministrative ed europee.  Ma il nuovo PD dell’otto dicembre che dirà, consentirà gli aggiustamenti di rotta per rimettere la nave in mare aperto?  Sulla piazza intanto gridano e festeggiano le 5 stelle che cercano di aggredire con la consueta utopia gli spazi liberi e fare bottino per le elezioni europee; “l’unione ci strangola”, “tutti a casa”, c’è interesse per l’impresa, i commercianti, gli artigiani,  quelle eccellenti andate perdute, i cervelli che lasciano l’Italia, ripensare il lavoro, è pronto l’impeachment per il capo dello stato, referendum pro- contro euro, e via così. 
Che  contrasti, quanta confusione, quanto bisogno di  azione politica vera, quanta necessità di riflessione, di cultura  e nuova responsabilità! Forse che l’otto dicembre del 2013 sia l’inizio di un nuovo giorno?

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