Partecipare alla vita politica è un dovere civico, concorrere alla crescita del paese è un diritto sancito dalla Costituzione, testimoniare con l’esempio, il lavoro e la famiglia sono il modo giusto per contribuire al bene comune. Ciascuno, dal lato delle proprie competenti esperienze, con saggezza e senso di responsabilità può contribuire alla conoscenza, alla riscoperta e alla conquista dei valori etici, professionali, di giustizia,coesione e sviluppo che devono presiedere la società civile.
sabato 28 aprile 2012
FINALMENTE SI SCOPRE IL GIOCO
“ Come dire: intanto ripigliamo in mano il gioco alle nostre condizioni, poi eventualmente penseremo a convincere l'ostaggio necessario a tenere buono il popolo”.
Condivisibile questa conclusione e l’analisi di Ernesto Galli della Loggia :Nuovi Scenari Antichi Riflessi sul Corriere di venerdì 27 aprile. Sono tesi che nel nostro blog abbiamo esposte nell’ultimo post IL NUOVO CENTRO, che rappresentano il punto cruciale del dramma politico vissuto dalla partitocrazia italiana.
Il Presidente Napolitano difende giustamente l’indifendibile ma a questo punto sembra molto più opportuno non fare solo bottega ma favorire iniziative che concretamente servano a riportare fiducia e serenità nel mondo politico. Certamente non servono le strumentalizzazioni né i falsi oppositori, o le furbate referendarie dell’ultima ora, và favorita la reale partecipazione della società civile. Chi veramente vuole la prosecuzione e l’efficacia del Governo Monti deve avviare nel paese un serio confronto democratico sulle cose da fare e rigenerare i partiti eliminando le persone-partito, i padri-padroni, le caste, il malcostume, il malaffare e aprendo ai cittadini, ai giovani e a quanti veramente vogliono partecipare alla buona politica e al bene comune.
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