Partecipare alla vita politica è un dovere civico, concorrere alla crescita del paese è un diritto sancito dalla Costituzione, testimoniare con l’esempio, il lavoro e la famiglia sono il modo giusto per contribuire al bene comune. Ciascuno, dal lato delle proprie competenti esperienze, con saggezza e senso di responsabilità può contribuire alla conoscenza, alla riscoperta e alla conquista dei valori etici, professionali, di giustizia,coesione e sviluppo che devono presiedere la società civile.
domenica 26 aprile 2009
I FRUTTI DI UN ANNO DI LAVORO
Dall’ultimo post di Tabacci del 21 Aprile 2009, “I frutti di un anno di lavoro e un invito a sostenere candidati come Enrico Marcora a Milano in vista delle amministrative”, volgiamo cogliere alcuni passi significativi per la riflessione dei nostri lettori.
Non solo per dare atto all’amico Tabacci della coerenza e della forza del suo impegno, che abbiamo molto testardamente condiviso con lui, ma perché i suoi assunti rappresentano oggi l’unica vera alternativa nel disastrato panorama politico italiano. Chi segue questo Blog e quello dell’On.Tabacci ha certamente capito che anche dopo le elezioni svolte in Sardegna la politica nazionale e locale è scivolata in un precipizio bipartitico dal tratto indefinibile, del quale è superflua ogni analisi, a meno che non si voglia riflettere su quella fatta dal PD a Cagliari…! Siamo al monologare propagandistico direttoriale. Dinanzi ad una così orchestrata personalizzazione gradata al morbido impatto nella successione al Colle, il confronto politico non consente particolari stimoli di crescita. Tutto è contrapposto e lontano dal cittadino medio che fa lo spettatore e che a volte si diverte delle schermaglie mediatiche propinate dai mass media quotidianamente. E’ utile perciò pensare a questa entità politica nuova in cui si possa realizzare il sogno a cui ci ha invitati Tabacci per difendere i veri valori democratici e spendere ogni sforzo per ricostituire un luogo di impegno alto in cui responsabilità, libertà, giustizia e sviluppo si possano coniugare con rigore nella ricerca del bene comune.
Infatti osserva giustamente Tabacci: “Per il Centro dunque si aprono prospettive molto interessanti ed importanti, come dimostrano tutti i sondaggi degli ultimi mesi e gli stessi risultati elettorali delle varie competizioni amministrative che si sono succedute dallo scorso novembre in poi.
Quasi tutti voi vi siete resi conto che anche l’Unione di Centro non è più e non può più essere il partito di prima e difatti si è avviato verso lo scioglimento in vista della nascita di un nuovo soggetto.
Nel frattempo, come ci era stato facile prevedere, anche l’Udc ha cambiato profondamente pelle. Non è più un partito nostalgico della vecchia alleanza con Berlusconi, ha perso quasi tutta la classe dirigente che si nutriva dello schema della Casa della Libertà ed ha visto entrare sia a livello dirigenziale che, ed è quel che più conta a mio avviso, sempre, a livello di elettorato persone nuove, che andando a costituirne l’ossatura nei prossimi mesi inevitabilmente ne condizioneranno la linea politica rendendola sempre più sicura e stabile.
Peraltro non possiamo non riconoscere che lo stesso lavoro impostato in questi mesi da Pier Ferdinando Casini si muove con decisione nella direzione giusta”.
Crediamo quindi che sia veramente giunto il momento di iniziare a costruire questa “ nuova casa”, come qualcuno ha detto: ”mattone per mattone” e ben vengano le iniziative e le scelte di uomini validi al di fuori della politica e degli interessi di casta. Perciò vi sollecitiamo a segnalare agli amici di Milano il candidato che ci suggerisce Tabacci:
“Sto parlando di Enrico Marcora, che sabato scorso con il mio sostegno e quello di Casini ha lanciato a Milano la sua candidatura alla presidenza della Provincia di Milano per l’Unione di Centro. Marcora, che personalmente è un amico e che mi ha sempre seguito con grande attenzione negli ultimi anni, rappresenta un esempio importante di quella società civile che in questi anni è stata tagliata fuori dalla politica perché portatrice di valori diversi dalla furbizia imperante, e che ora ha deciso di mettersi in gioco in prima persona per riportare invece al centro valori come la serietà, la responsabilità e la cura dell’interesse generale”.
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