Un vecchio proverbio sardo: “a tie lo naro nura pro l’intende comare” che tradotto in italiano significa “lo dico a mia nuora affinché la comare comprenda ” , corrisponde a ciò che da mesi sta’ cercando inutilmente di far intenderere il Presidente Napolitano ai partiti e alle forze politiche del nostro paese.
Qualche giorno fa in occasione dell’inaugurazione dell’anno scolastico ha approfittato dell’ingenuità degli scolari per inviare un messaggio forte e perentorio ai più adulti che si preoccupano dell’antipolitica ad impegnarsi per riformare la politica. Il vergognoso spettacolo offerto da alcune istituzioni, ha sottolineato il Presidente della Repubblica, rivelano come nel disprezzo della legalità si moltiplichino malversazioni e fenomeni di corruzione inimmaginabili e vergognosi.
Inutile dire che da quel momento lo spettacolo offerto dagli enti regionali nella gestione dei denari pubblici, raccontato in questi giorni dai media, getta il cittadino onesto nello sconcerto e nella rabbia più silente. Ciò che desta maggior fastidio e meraviglia è comunque la noncuranza e la irresponsabilità di chi esprime le diverse opinioni politiche e sindacali nell'attuale contesto sociale, a margine di occasioni pubbliche e dei vari network giornalistici e televisivi. Finanche stimati imprenditori, giudici e uomini di cultura, inzuppano inopinatamente il biscotto dell 'antipolitica erogando giudizi e pareri maldestri che nulla hanno a che fare con il moderatismo e la cauta riflessione che il delicato momento politico e sociali richederebbero.
Parole e frasi in libertà che nella pretesa di una moderna democrazia danneggiano la stabilità democratica, la sensibilità sociale e l'immagine internazionale del nostro paese. Questa mania di remare contro, di speculare e contrapporre opinioni insulse e vacue, finlizzate solo alla polemica ed a malcelati interessi di parte, deve avere un termine e non può protrarsi oltre ogni limite. Impegnarsi per riformare la politica vuol dire intanto rispettare gli altri così come vorremmo per noi stessi, mettendo l'uomo ed i suoi valori al centro della vita sociale. Il creato, la salute, la giustizia,la famiglia,il lavoro e la cultura sono i pilastri su cui camminare per costruire il bene comune ed è su queste direttrici, con autorevolezza e rigore etico e morale che vanno chiamati e selezionati i rappresentanti della società civile da coinvolgere e candidare alle future compitizioni elettorali.
L'On. Tabacci dopo l’annuncio della candidatura alle primarie ha presentato i primi 140 comitati spontanei “Noi per Tabacci” composti da liberi cittadini che sono nati in questi giorni in tutta Italia a cominciare da Lombardia, Campania, Toscana, Basilicata, Sardegna e Puglia. La premessa è stata quella di creare un punto di riferimento per chi proviene da una cultura politica cattolica- democratica, certamente non riferibile all’On. Rutelli che si sbraccia in questo senso, per concorrere a realizzare un pezzo del mosaico della politica del paese, che potrebbe ricomprendere oltre al PD, i socialisti SEL ed anche l’Italia del civismo e dell’associazionismo. http://ubaldogerovasi.blogspot.it/2012/03/il-baricentro-politico-italiano.html
Al di là dell’evoluzione di questo importante momento costituente, che le vicissitudini mediatiche e quelle interne ai partiti ci riserveranno nei prossimi giorni, è molto importante la nascita dei Comitati spontanei per Tabacci, perché segnano l’incontro di capacità e professionalità locali che immediatamente e “concretamente” possono sviluppare e diffondere intanto il suo programma e l’intervista di Alberto Gentili“PENSIERO LIBERO” pubblicato da Tabacci, nonchè studiare e riflettere sulla “Agenda Monti” in funzione del suo consolidamento evolutivo. Con il consenso e la collaborazione dei suoi componenti e con l’apporto di tecnici, uomini di cultura, professionisti e delle Università, i Comitati potrebbero via via divenire quello snodo di analisi e lettura del territorio, dalla storicità al suo sviluppo, che ispira e realizza l’Alta politica e la Buona amministrazione, banco di prova ed impegno per rianimare le istituzioni e riformare la politica.http/ubaldogerovasi.blogspot.it/2012/01/aiutiamo-la-politica.html
Certo tutto ciò contrasta e fa sorridere la casta e i professionisti della politica che vedono nella disponibilità del Prof. Monti il solito carro su cui salire per rinnovare e perpetuare le proprie posizioni. Ma chi crede di poter utilizzare una coerente e responsabile disponibilità come coperchio di un contenitore di aspirazioni, di interessi ed ambizioni, non può trovare cittadinanza nella futura colazione che governerà questo paese. Non sembra che gli attuali Segretari di partito, vecchi dirigenti, ex qualche cosa di destra, sinistra e centro siano portatori di carismi e affidabilità e che possano con le astute schermaglie mediatiche gabbare l’ormai attento e vigile elettore italiano. La riproposizione delle vecchie solfe, che Renzi ha chiamato rottamazione, al di là delle ambizioni del primo cittadino di Firenze ed oltre che fare ingrassare i grillini, non deve trovare cittadinanza se si vuole rinnovare questo paese. Le liste civiche devono veramente ospitare e chiamare il meglio della disponibilità della società civile, più oltre tutto è chiacchiera e l’astensione risale.
Partecipare alla vita politica è un dovere civico, concorrere alla crescita del paese è un diritto sancito dalla Costituzione, testimoniare con l’esempio, il lavoro e la famiglia sono il modo giusto per contribuire al bene comune. Ciascuno, dal lato delle proprie competenti esperienze, con saggezza e senso di responsabilità può contribuire alla conoscenza, alla riscoperta e alla conquista dei valori etici, professionali, di giustizia,coesione e sviluppo che devono presiedere la società civile.
Ho letto il tuo pensiero sul tuo blog sul Monti Bis.
RispondiEliminaAl proposito sento che diversi partiti che intravedono fallimenti elettorali stanno tirando per la giacca Monti affinchè si presenti per una candidatura bis, dimenticando che la forza di Monti (al di la delle indubbie doti di capacità di muoversi in ambito dell'Europa) è stata quella di avere alle spalle una maggioranza composta da partiti che fino a qualche giorno prima hanno portato avanti una politica sterile accusandosi l'un con l'altro e che si sono visti obbligati ad andare d'accordo,pena le dimissioni di Monti.
Questo fatto , positivo per l'approvazione di certe Leggi che in un clima normale non sarebbero mai state approvate (pensioni,art.18, ecc)o quantomeno avrebbero avuto iter lunghissimi e diversi stravolgimenti, ha segnato comunque la sospensione della discussione parlamentare e, di conseguenza gli equilibri che regolano una democrazia, dove dovrebbero operare solo persone elette dal popolo e non imposte (in questo caso da Napolitano)
La gente comune si chiede:
- perchè dobbiamo continuare ad avere in Parlamento personaggi che hanno portato l'Italia sull'orlo della catastrofe?
-Se il Governo Monti è così efficiente perchè dobbiamo continuare pagare quai 1.000 "onorevoli"che non sono riusciti a a combinare nulla di buono , gettando la spugna,e tutte le spese relative alla gestione della macchina politica. Si danno a Monti pieni poteri come facevano i romani che quando si presentava un pericolo di guerra, nominavano un Dittatore a tempo determinato.
Ti immagini che succederebbe se Monti si presentasse come il candidato esempio del PDL assieme a Berlusconi, cosa farebbero il PD, l'IDV, il SEL.Credo che sarebbe una situazione ingestibile che anche Monti non saprebbe cavalcare. Stessa situazione se si presentasse candidato premier per la sinistra.
Se si presentasse premier per un non ancora nato partito di centro , prima di tutto dovrebbe essere sostenuto da una larga maggioranza (51%) difficilmente oggi raggiungibile e sarebbe oggetto delle bordate da destra e da sinistra.
Quindi,ritengo che la soluzione della situazione sia legata a ripensare la politica non cambiando i nomi ai partiti o alle coalizioni , ma dettando delle nuove e ferree regole quali:
- nuova legge elettorale che mette il cittadino nelle condizioni di potersi scegliere il candidato( che deve essere vivente nel distretto)
- Per le cariche eleggibilità per massimo 2 legislature
- Mio nonno,mi ricordava che in gioventù faceva da autista volontario a Camillo Prampolini (Socialista) perchè allora erano pagati solo i biglietti del treno. I Parlamentari di oggi dovrebbero avere uno stipendio equivalente ad uno stipendio medio dei lavoratori italiani ed essere rimborsati per le sole spese di trasporto, vitto e alloggio opportunamente documentate
- Basta finanziamenti ai partiti nelle varie forme ( visto anche i recenti scandali)
- Ineleggibilità per chi ha condanne anche solo in primo grado
- eliminazione dell'immunità parlamentare
- revisione profonda dei ministeri e delle direzioni generali a partire dagli stipendi e liquidazioni dei superburocrati, alle auto blu'.ecc.
Tra i miei amici si va diffondendo l'opinione di non andare a votare o a scrivere porcate sulle schede elettorali (Tanto la casta non si schioda dalle sedie e continua a mangiare a due mani, e vuol pure ragione)
Scusa dello sfogo, a presto!
Ti ringrazio per le osservazioni e le attente analisi. Non immagini quanto sia utile il tuo contributo, quello di un giovane che lavora ed affronta le realtà della vita, in questo momento di crisi conclamata della politica. Il tuo sarebbe l'utile avvio di una dibattito sereno e costruttivo che i futuri candidati alle prossime elezioni dovrebbero provocare in una sede del tipo dei "Comitati", che sono stati avviati da Tabacci e che grazie a questi confronti potrebbero via via divenire quello snodo di analisi e lettura del territorio, dalla storicità al suo sviluppo, che ispira e realizza l’Alta politica e la Buona amministrazione di cui il paese oggi ha bisogno. Suggerisci ai tuoi amici un confronto di questo tipo prma di decidere sull'astensione. Anche questa eventualità importante và meditata e motivata, proprio in assenza di quel ricambio e rinnovamento che tu e tutti i cittadini onestie e laboriosi auspicano.
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