domenica 22 gennaio 2012

AIUTIAMO LA POLITICA ?

Cari lettori ed  amici che seguono il blog. Da più parti sta maturando la consapevolezza che la crisi della politica, resa  più evidente con l’avvento del Governo Monti, sia parallela ad una più generale crisi dei partiti, dei sindacati e delle istituzioni e sia connessa  e discenda da un diffuso egoismo delle classi  borghesi e  professionali, unito al disinteresse degli intellettuali e al distacco degli uomini di cultura. Non vè dubbio che il compito di governare l’attuale passaggio istituzionale sia  particolarmente gravoso per l’esecutivo del Prof. Monti, non solo per le difficoltà legate ai  problemi di finanza internazionale e di  governo delle  nuove prospettive degli equilibri europei, ma in sede nazionale  per lo scatenarsi degli interessi socio economici particolaristici che i  decreti sulle liberalizzazioni possono determinare. Ne sono un esempio i tassisti, i farmacisti e così a seguire, che  corrispondono  ad altrettante istanze clientelari presenti nei diversi partiti, pronti ad acconsentire o meno  con il voto parlamentare alla corrispondenza degli egoismi rappresentati. I partiti a ben vedere dovrebbero approfittare di questo governo per manifestare la volontà di servire la nazione, non per tutelare gli interessi di parte come per il passato, ma smettere di litigare, interpretare le reali esigenze sociali e coadiuvare con saggezza  ed equità alla ricerca di quelle soluzioni di sviluppo e di crescita necessarie al paese. E se del caso integrarle con una azione di supporto ragionato alle misure  approntate dal governo, per rivalutare il ruolo dei partiti e delle parti sociali, che con i fatti dimostrino di abbandonare caste ed  egoismi particolari  per  favorire il cambiamento, il lavoro, la crescita  e la speranza nel bene comune. In questa direzione il cittadino responsabile non può restare assente, non si  può abbandonare  il destino dei giovani  all’ inettitudine dell’attuale classe  politica ed alla deriva del disinteresse e dell’astensionismo,  sarebbe auspicabile un apporto nuovo e concreto da parte della società civile e di quanti fino ad ora in buona fede hanno riposto la propria fiducia nei partiti e nelle istituzioni; un sussulto di orgoglio e l’impegno per contribuire concretamente alle attuali difficoltà del paese ed al suo necessario rinnovamento, che le attuali forze politiche da sole non sono certamente in grado di realizzare. Come già anticipato in uno dei post precedenti  si potrebbe pensare  ad un “Osservatorio di politica, amministrazione e sviluppo”. Un luogo di incontro culturale  dove i cittadini  che desiderano partecipare alla vita del proprio   paese  e   contribuire alla scelte  necessarie  per favorirne la crescita e lo sviluppo,  affrontano, dibattono e studiano, i temi e le problematiche dell’Alta Politica e della Buona Amministrazione. Attraverso il dialogo ed il confronto, in un sereno clima di consapevole responsabilità e spirito costruttivo,  con l’Osservatorio si propone l’obiettivo di far crescere nei cittadini, uomini e donne, ma soprattutto nelle nuove  generazioni, la cultura dei valori etici  e del bene comune per la partecipazione ad una  azione della politica basata sui  principi di libertà, solidarietà, democrazia, laicità e giustizia, rispetto e salvaguardia dei valori della dignità umana, della vita e della famiglia. Le  attività  culturali e  formative dell’Osservatorio, si  potrebbero snodare attraverso  indirizzi e  moduli : “dei valori”, “dell’etica”, “ delle responsabilità” e “ dello sviluppo” ed i processi di informazione e formazione potranno essere affidati a tutte quelle professionalità ( insegnanti, liberi professionisti, docenti, scienziati, teologi, tecnici, imprenditori e artigiani)  presenti nel nostro tessuto  sociale che condividendo lo spirito delle diverse iniziative  culturali, politiche e sociali, per chiamata,  aderiscono all’Osservatorio  per offrire  il loro portato di conoscenze, esperienze e professionalità.
I lettori e gli amici che condividono questa proposta e intendono partecipare e/o dare il loro contributo, sono invitati a scrivere un commento e contattarmi attraverso il blog.

4 commenti:

  1. mi sembra un'idea interessante. Tenetemi presente se darete avvio all'iniziativa.
    saluti
    Mario

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  2. Caro Ubaldo, ho letto con passione i Tuoi concetti, trovandoli molto
    centrati e molto condivisibili. Mi farà pertanto piacere partecipare al
    consesso di intelligenze che su questi temi si incontrerà virtualmente (e
    spero anche fisicamente). Alberto

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  3. Caro Ubaldo, concordo pienamente sulla diagnosi che affliggono tutti i partiti che oggi sono rappresentati in Parlamento. Credo quindi che oggi non esista una terapia adeguata per costringerli a riposizionarsi soltante nell'interesse del Paese.
    Tuttavia una soluzione potrebbe essere quella di fondare un movimento di sole persone oneste ed intellettualmente idonee a risolvere i vari problemi della
    Nazione.
    Vogliamo fondare un partito oligarchico?

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  4. Non c'è nessun bisogno di un altro partito anche se mi sembrano inevitabili delle scomposizioni. E' urgente invece uno sforzo per riqualificare la condotta e l'azione politica e non lasciare i giovani in balia di cattivi maestri che possono dare solo gli esempi che i media hanno raccontato sulla casta negli ultimi tempi. Bisogna condurre i cittadini al confronto democratico dei problemi del paese per passare da una politica di odio ad un sereno confronto civile sui temi essenziali del bene comune. Qulcuno disse tempo fà, non facciamo un partito sollecitiamo una presenza critica di quanti vogliono mettere la loro intelligenza al servizio dei problemi veri del Paese. Anche attraverso il blog si può affermare uno stile che risponda a queste reali necessità.

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