Da che il Cavaliere è reso incompatibile e Renzi ha
vinto le primarie del PD, l’unico dato realmente interessante, a valle del salasso del saldo imposte di fine dicembre, i pasticci
del Governo sull’IMU e sul rimborso forzoso degli scatti per gli insegnanti, è
apparso lo “stilnovo” che il Segretario
ha impresso all’azione politica. Checché se ne dica il Sindaco di Firenze ha
ingranato una marcia che disturba i manovratori, impensierisce le caste e mette
in allarme finanche la Presidenza del Consiglio che, anziché sintonizzarsi
nella buona battaglia, incespica e non si libera immediatamente delle scorie
frenanti e della disastrosa burocrazia che la attenaglia. Ora il vero problema è vedere
quanto il PD riesce a farsi del male da solo; del resto non è una novità.
Partecipare alla vita politica è un dovere civico, concorrere alla crescita del paese è un diritto sancito dalla Costituzione, testimoniare con l’esempio, il lavoro e la famiglia sono il modo giusto per contribuire al bene comune. Ciascuno, dal lato delle proprie competenti esperienze, con saggezza e senso di responsabilità può contribuire alla conoscenza, alla riscoperta e alla conquista dei valori etici, professionali, di giustizia,coesione e sviluppo che devono presiedere la società civile.