Per iniziare vorrei ringraziare i lettori che seguono questo blog e fare a tutti loro gli auguri più sinceri per il nuovo anno appena cominciato. Un anno che si annuncia ricco di novità e cambiamenti politici nel quale è auspicabile seguano anche scelte e azioni importanti per il bene e la crescita delle nostre comunità.
Una cosa emerge fra tutte: la scelta del Prof. Monti di proseguire in una coerente linea morale e di servizio a favore del paese, in continuità con l’azione di risanamento e valorizzazione del prestigio europeo ed internazionale svolta dal suo Governo tecnico. Per molti forse, abituati alla casta pubblica che negli ultimi decenni ha inondato la politica, sarà difficilmente apprezzabile la scelta morale che il Prof. Monti avverte in quanto uomo pubblico, studioso, economista e Senatore a vita della Repubblica, ma questa in verità, per quanto ci riguarda, risulta l’aspetto più importante del quale qui vogliamo sottolineare l’importanza, in questo passaggio politico fondamentale per il nostro paese.
Un onorevole del PD bocconiano, che si freggia da economista conducendo le sorti del suo partito, ha osservato che: “la lista Monti, visto anche il livello di reddito di coloro che ne faranno parte, sembra tanto la lista del Rotary club”. È davvero difficile comprendere, precisa l’On. Fassina, come l’aristocrazia economica e finanziaria italiana possa rappresentare chi vive con mille euro al mese». Vorremmo far notare, in assenza di risposta da parte del Senatore Monti al quale non farebbe certo difetto una garbata e consona interlocuzione, che a volte la vita politica può riservare delle sorprese e speriamo anche dei cambiamenti. Il Rotary International comunque sarà grato all’On.Fassina per il riferimento, apparentemente sgradevole, che offre in particolare ai rotariani l’opportunità, quali esponenti delle diverse professioni e attività che si associano per svolgere azioni propositive e di stimolo anche verso le istituzioni pubbliche, di far conoscere il loro motto del “servire al di sopra dell’interesse personale”. Esattamente quello stesso spirito di servizio con il quale i futuri candidati al Parlamento italiano dovrebbero essere chiamati dai partiti e votati dai cittadini per realizzare il bene comune.