E' strano, ma sembra che chiamarsi Matteo nel nostro
parlamento non porti bene! Anche se le campagne mediatiche sono state
contrapposte, prima contro Renzi ed ora a favore del capo della Lega, le
risultanze finali potrebbero avere effetti coincidenti. Molto dipende: dalla
sicura vigilanza del Presidente della Repubblica ma soprattutto dall'intelligenza
del Governo e dei parlamentari, che in questa crisi che si apre rappresentano
in pieno gli elettori e dal favore che questi ripongono nel bene comune e
nell'interesse per la nazione. E’ un momento delicato per l’Italia in questa
complessa congiuntura internazionale; si avviava a raccogliere dei pur modesti
risultati dell’azione del Governo giallo-verde. Certo non era pensabile che la
forza politica più gratificata dagli elettori alle elezioni europee perdesse di
senno, in un delirio egocentrico che potrebbe riportare in auge il
berlusconismo e una sterzata antieuropa, come l’hanno coniata, sovranista.
Partecipare alla vita politica è un dovere civico, concorrere alla crescita del paese è un diritto sancito dalla Costituzione, testimoniare con l’esempio, il lavoro e la famiglia sono il modo giusto per contribuire al bene comune. Ciascuno, dal lato delle proprie competenti esperienze, con saggezza e senso di responsabilità può contribuire alla conoscenza, alla riscoperta e alla conquista dei valori etici, professionali, di giustizia,coesione e sviluppo che devono presiedere la società civile.