domenica 29 settembre 2013

NASCE L’OSSERVATORIO

Nel segno dell’uomo, della sua felicità e della politica che  arricchisce se  pone al centro il servizio e la donazione  verso gli atri, ieri sera ha mosso i primi passi l’Osservatorio di Alta Politica,  Buona Amministrazione e Sviluppo, annunciato da tempo in questo blog ed offerto al Governo ed ai partiti. Durante i lavori, con la messa al bando dell’individualismo asociale e amorale, che infetta spesso il  comportamento di settori o frammenti della società, ben noto e caratterizzato anche nella nostra isola, sono state discusse e messe a punto le peculiarità e gli obiettivi di questo nuovo luogo di incontro culturale e formativo rivolto ai cittadini che desiderano partecipare alla vita del proprio paese per contribuire alle scelte necessarie a favorirne lo sviluppo. Nasce una palestra di informazione e studio per far crescere nei cittadini, uomini, donne e soprattutto nelle nuove generazioni, la cultura dei valori etici e del bene comune per partecipare ad una azione politica basata sui principi di libertà, solidarietà, democrazia, laicità e giustizia, rispetto del creato e salvaguardia della dignità umana, della vita, della famiglia. Affinché, secondo il pensiero di Papa Francesco: “ognuno di noi possa recuperare sempre più concretamente la propria identità personale come cittadino convocato, dal latino citatorium, il chiamato al bene comune”; non come soggetto preso individualmente, ma in quanto persone convocate a creare un’unione, un ordinamento armonico, finalizzato al bene comune”.

venerdì 6 settembre 2013

BISOGNO DI VERA DEMOCRAZIA

E’ divertente ma nello stesso tempo drammatico l’attuale momento politico italiano. Ci scusiamo ancora  con i lettori, ma gli effetti distorcenti della ormai imperante “cacofonia mediatica” suggeriscono di evitare commenti sulle fantasiose digressioni e invenzioni che i vari personaggi politici  ci propinano  tramite stampa, televisione o dai palcoscenici delle feste di partito. Tutto finalizzato ad ovattare o simulare, anche tramite la rete, atteggiamenti e distinguo che in genere prefigurano comportamenti e scelte reali che rischiano di creare scomposizioni laceranti e forse nuove maggioranze di opportunità.   Pensiamo alla questione dirimente su cui potrà cadere il Governo Letta! Quanto impegno, tanta chiarezza e nuova speranza dal Colle, gran successo per la nomina dei quattro splendidi Senatori a vita,  che contorcimenti burocratici; l’uccellino verde  ventila al Presidente Violante ex Magistrato una contestata manleva moralista parlamentare degna di magistrali corposi pareri provveditate che inibiranno finanche il Ministro della Giustizia in persona.
 E in tutto questo il Cavaliere imperversa ed annoia l’Italia ricercando una qualche astrusa  salvifica agibilità o intoccabilità politica.
Insospettire gli avversari, dividere i falchi e le colombe, mandare in tilt i libri paga e generare nei partiti alleati di governo confusione, stizza e sconforto, sono gli sports praticati in queste ultime settimane; ma ora il gioco diventa serio.  Un esempio esilarante viene proprio dal congresso del PD, apparentemente unito ma ormai definitivamente dilaniato. Renzi, che galoppa a carro aperto sul quale approdano casta, sindaci e un assalto bianco autorevolmente rappresentato. Si illude di eliminare le correnti; parla senza conoscere dove sta’ la  gioiosa macchina da guerra e i conti patrimoniali rinvenienti! Se vorrà essere Segretario di quel partito, non bastano le garanzie, bisogna imbandire un lungo tavolo come ai tempi delle Margherita, di Prodi e Veltroni e disporre le poltrone per la destra, il centro, la sinistra, per i massimalisti, gli intellettuali, gli artisti  e compagnia cantante. Ci scusiamo per la incompletezza, ma ciò che conta è lo stato dell’arte.  Il Vero in tutto ciò, che non è antipolitica, è la totale mancanza di fiducia e di credibilità nella attuale classe politica e sindacale di questo paese.  L’aria che tira, con gli uomini che ci stanno davanti ad occupare gli scranni in parlamento, le direzioni dei partiti e le responsabilità istituzionali, nonostante il buon tratto, la serietà e la giovane volontà del Presidente Letta, come si può pretendere di fare diventare credibile questa stessa classe politica? Forse la garantisce Renzi? O è pensabile che un manipolo di deputati o senatori grillini facendo gli scilipoti  possano salvare il semestre Europeo?