venerdì 6 settembre 2013

BISOGNO DI VERA DEMOCRAZIA

E’ divertente ma nello stesso tempo drammatico l’attuale momento politico italiano. Ci scusiamo ancora  con i lettori, ma gli effetti distorcenti della ormai imperante “cacofonia mediatica” suggeriscono di evitare commenti sulle fantasiose digressioni e invenzioni che i vari personaggi politici  ci propinano  tramite stampa, televisione o dai palcoscenici delle feste di partito. Tutto finalizzato ad ovattare o simulare, anche tramite la rete, atteggiamenti e distinguo che in genere prefigurano comportamenti e scelte reali che rischiano di creare scomposizioni laceranti e forse nuove maggioranze di opportunità.   Pensiamo alla questione dirimente su cui potrà cadere il Governo Letta! Quanto impegno, tanta chiarezza e nuova speranza dal Colle, gran successo per la nomina dei quattro splendidi Senatori a vita,  che contorcimenti burocratici; l’uccellino verde  ventila al Presidente Violante ex Magistrato una contestata manleva moralista parlamentare degna di magistrali corposi pareri provveditate che inibiranno finanche il Ministro della Giustizia in persona.
 E in tutto questo il Cavaliere imperversa ed annoia l’Italia ricercando una qualche astrusa  salvifica agibilità o intoccabilità politica.
Insospettire gli avversari, dividere i falchi e le colombe, mandare in tilt i libri paga e generare nei partiti alleati di governo confusione, stizza e sconforto, sono gli sports praticati in queste ultime settimane; ma ora il gioco diventa serio.  Un esempio esilarante viene proprio dal congresso del PD, apparentemente unito ma ormai definitivamente dilaniato. Renzi, che galoppa a carro aperto sul quale approdano casta, sindaci e un assalto bianco autorevolmente rappresentato. Si illude di eliminare le correnti; parla senza conoscere dove sta’ la  gioiosa macchina da guerra e i conti patrimoniali rinvenienti! Se vorrà essere Segretario di quel partito, non bastano le garanzie, bisogna imbandire un lungo tavolo come ai tempi delle Margherita, di Prodi e Veltroni e disporre le poltrone per la destra, il centro, la sinistra, per i massimalisti, gli intellettuali, gli artisti  e compagnia cantante. Ci scusiamo per la incompletezza, ma ciò che conta è lo stato dell’arte.  Il Vero in tutto ciò, che non è antipolitica, è la totale mancanza di fiducia e di credibilità nella attuale classe politica e sindacale di questo paese.  L’aria che tira, con gli uomini che ci stanno davanti ad occupare gli scranni in parlamento, le direzioni dei partiti e le responsabilità istituzionali, nonostante il buon tratto, la serietà e la giovane volontà del Presidente Letta, come si può pretendere di fare diventare credibile questa stessa classe politica? Forse la garantisce Renzi? O è pensabile che un manipolo di deputati o senatori grillini facendo gli scilipoti  possano salvare il semestre Europeo?

Mai dire mai in politica, possiamo solo auspicare che un altro sussulto di ragione porti ad una soluzione di programma concordato  nell’interesse del Paese che preveda la continuità della azione di Governo, finalizzata alla prioritaria scrittura di una legge condivisa che conduca  poi a nuove elezioni secondo il dettato costituzionale.Il momento è storico ed irripetibile.
Nel frattempo, per chi è cristiano, è possibile accogliere l’invito del Santo Padre Francesco per sabato prossimo, di pregare non solo per la pace nel Mondo e per la Siria, ma anche perché Nostro Signore illumini e guidi le menti e i cuori di chi ostacola  la serenità e lo sviluppo del nostro Paese.
Per i più affezionati lettori infine un invito per l’ultimo venerdì 27 di settembre, alle ore 18.30:
“ Discutiamone in Biblioteca”. http://ubaldogerovasi.blogspot.it/2011/10/prova.html
Nel solco di quanto proposto in questo Blog vorrei aprire un dialogo con i miei amici che hanno speso la loro vita per il lavoro, la famiglia, la società ed il bene comune, per soffermarci  sull’importanza delle diverse professioni esercitate  con amore, serenità e rettitudine e  attraverso le quali si è sviluppata e perfezionata la nostra personalità. Ognuno di noi, esercitando un mestiere o la professione oltre al giustocompenso, ha servito altre persone ed ha collaborato al progresso sociale, continuando senza rendersene conto, come succedeva a San Paolo, “ad essere l’apostolo delle genti” e quindi per tutti il Suo invito:”vi esorto dunque, fatevi miei imitatori”.
Oggi la società ha bisogno di  vera democrazia, giustizia sociale e rinnovata fiducia etica e morale nelle istituzioni e nella politica; ognuno se vuole può dare il personale contributo e la propria diretta  testimonianza, come  insegnamento e servizio alle giovani generazioni che per partecipare al cambiamento ed allo sviluppo hanno l’esigenza di conoscere la loro realtà. Pensate alla Sardegna, alla nostra città, ai nostri bellissimi paesi carichi di umanità, voglia di vivere, cultura, tradizioni meravigliose, afflitte da crisi, povertà, spopolamento e dagli sprechi dei governi regionali, che ci distaccano sempre più dal mondo reale. http://ubaldogerovasi.blogspot.it/2012/01/aiutiamo-la-politica.html

1 commento:

  1. Spero che almeno qualcuno dei politici che tu hai nominato possa leggere le tue pertinenti e puntuali riflessioni sullo stato attuale della politica italiana.Se veramenrnte ai nostri parlamentari stà a cuore il bene comune,sarebbe ora che gli stessi cambiassero rotta, lasciando definitivamente le loro poltrone e permettendo quella tanto auspicata alternanza politica solo ed escusivamente nell'interesse del Paese. Giovanni

    RispondiElimina