giovedì 19 dicembre 2013

INTEGRAZIONE

Il fenomeno Renzi, soprattutto per le previsioni della vigilia ma anche per le aspettative future, merita  una riflessione. La cosa più interessante è la rapidità dell’azione e la concomitante risposta governativa, che non deve dare l’idea di una gara, quasi che il rinnovamento generazionale diffuso sia indice di efficienza politica;  nella speranza che riesca a contenere  e far rientrare quella protesta sociale diffusa  che il Colle segue con attenta circospezione.
I partiti purtroppo hanno perduto troppo tempo. Le” finte” riflessioni soprattutto quando sono egoistiche  e inconcludenti mal si conciliano con le responsabilità, i bisogni e le aspettative della gente. E’ dai tempi della DC di Zaccagnigni che  molta parte della società civile di questo paese auspica un mutamento del costume comportamentale, dell’azione politica e dell’etica pubblica .
Fra cambiamenti, nuove maggioranze, referendum, nascita di nuovi soggetti, fronti leghisti,  scissione sindacale, fine del PC, PDS, Bolognina, Ulivo, Mani pulite, Strage di Capaci, fine della prima repubblica e via dicendo, da quanti lustri il cittadino spera ed attende le risposte della classe politica! Quanta fiducia delusa espressa nei voti, quante vane speranze riposte negli eletti, sia destra che di sinistra, nei partitini proprietari, nel contratto con gli italiani!

E’ per intero condivisibile l’articolo di Michele Salvati sul Corriere di mercoledì sia nel ricordo dell’esperienza  vissuta da molti nell’evoluzione del Partito Democratico, che  per la cogente consapevolezza di “quanto sia difficile oggi tenere insieme realismo e speranza, proposte adeguate alla gravità della crisi ed il continuo consenso necessario a sostenerle”.  Renzi nel suo personaggio  oltre che grande entusiasmo, mostra coraggio; ma questo non è un semplice passaggio, è, per quanti lo hanno sostenuto, l’avvio di un processo nuovo che deve essere diverso e concludente, anche se pieno di insidie e difficoltà.http://bit.ly/1fOwUuS Forse non ce nè stato il tempo, ma nella rapidità dell’assetto, una certa integrazione nella composizione dello  staff politico non avrebbe guastato. O che il residuo Cencelli, mai abbandonato, fosse stato già elaborato?  Al di là di tutto comunque  e non solo in politica, efficienza non  vuol dire solo  giovinezza,  creatività  non vuol dire   freschezza,  nè la simpatia si traduce in esperienza, ed  a volte, un pizzico di umiltà  oltre che  servizio  può produrre carisma. Saper ricercare, individuare e utilizzare le qualità personali è una delle massime doti della politica! mirando certo, a non” abbassare il livello etico….La pluralità di pensiero e di individualità riflette la multiforme sapienza di Dio quando si accosta alla verità con onestà e rigore intellettuale, quando si accosta alla bontà, quando si accosta alla bellezza, così che ognuno può essere un dono a beneficio di tutti”.( Papa Francesco, omelia 11dic 2013)
Aspettando quindi che i nuovi ranghi si compongano e  che si scambino le  rituali strenne augurali istituzionali, lasciamo alla fantasia  dei media il gossip, le  attenzioni  caratteriali e le osservazioni sui retroscena congressuali e di genere; i giornali di questi giorni  ne sono pieni. Il cambiamento  in realtà è epocale e i rottami sembra che ci siano davvero.
A questo punto un guizzo di statualità e di compostezza istituzionale non guasterebbe, altrimenti i  bisogni democratici rischiano  di essere fraintesi per assumere le sembianze populiste, piazzaiole, assolutamente inopportune in questa fase di così sofferta ricerca di solidarietà sociale e nuovo sviluppo. Inutile perciò attardarsi sui forconi, i numeri e le ambizioni qualunque siano contano poco, i segnali sono più che sufficienti,  se mai  ce ne fosse stato bisogno!

Buon Natale e felice anno nuovo a tutti  gli amici e lettori del Blog.

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